Venerdì 22 luglio sono stati presentati i dati di bilancio d’esercizio dell’anno scorso che risentono delle diverse difficoltà incontrate.
Venerdì 22 luglio nel parco “Gigi Degli Angeli” in via Boscone, si è svolta l’Assemblea ordinaria dei Soci della cooperativa sociale Cils con la presentazione dei dati di bilancio 2021 che il presidente Giuliano Galassi nell’introduzione ha così commentato: “Un anno impegnativo, con un risultato non soddisfacente ma che invita ad un cauto ottimismo, nella consapevolezza che fare squadra è necessario per superare le criticità e cogliere insieme le nuove opportunità”.
Oltre a consiglieri, associati e collaboratori, intervenuti numerosi, hanno partecipato l’assessore ai Servizi alle Persone e alle Famiglie Carmelina Labruzzo a nome dell’amministrazione comunale cesenate, la responsabile Legacoop Romagna Forlì-Cesena Simona Benedetti, il direttore Confcooperative Forlì-Cesena Mirco Coriaci, la direttrice Anffas Cesena Francesca Montalti e la direttrice Techné Lia Benvenuti.
Il quadro che emerge mostra come il perdurare della pandemia abbia condizionato negativamente alcuni settori della cooperativa, sia per i costi sostenuti per fornire ai lavoratori i necessari dispositivi di protezione individuale e il vestiario (per un importo di circa 136.000 euro, dei quali solo 50.000 euro rimborsati), sia per le mutate condizioni di mercato, sia per la perdita di appalti conseguenti alla scelta di alcuni Enti Pubblici di ricorrere alla centrale regionale acquisti INTERCENT-ER per l’affidamento di servizi, e sia anche per problemi organizzativi interni alla cooperativa.
Nel dettaglio, il bilancio dell’esercizio 2021 registra un risultato economico negativo pari a 681.190 euro, al netto di proventi ed oneri finanziari e delle imposte sul reddito dell’esercizio, determinato da notevoli criticità e dalla perdita di servizi pubblici che fornivano margini per la copertura delle spese generali e per l’utile di impresa.
Il settore che più ha risentito della crisi economica è quello della Litografia, che ha inciso negativamente per circa il 54 per cento (-365.000 euro). Pertanto, è stata avviata la ricerca di un partner strategico per essere competitivi sul mercato e garantire nuove commesse.
Anche il risultato economico del Settore A, costituito dalle due strutture residenziali, dai centri diurni, dal progetto di Piazzale Sanguinetti e dai gruppi appartamento, ha gravato negativamente per circa il 26 per cento (- 175.000 euro), sia per la necessità di dover far fronte a frequenti sostituzioni degli operatori contagiati dal Covid, che per la copertura incompleta dei posti disponibili nei servizi del Settore A.
Il settore Pulizie, uno dei più importanti della cooperativa, sia per numero degli occupati, sia per il valore della produzione, ha dovuto fare i conti con la perdita di servizi rientranti nella prassi ormai diffusa da parte degli Enti Pubblici di ricorrere alla Centrale Regionale di acquisto INTERCENT-ER, che si aggiunge alla perdita del servizio di pulizia e sorveglianza nelle scuole, verificatasi l’anno precedente, a causa della scelta del Governo di internalizzare tale servizio, nel quale la CILS impiegava 71 lavoratori, dei quali 35 invalidi e 17 disabili per un fatturato di circa 600.000 euro.
Al contempo, è cresciuto il numero degli occupati che, al 31/12/2021, erano 479 con un aumento di 35 unità rispetto al 2020 e, soprattutto, è stato mantenuto il posto di lavoro per 72 persone con disabilità e per 62 invalidi.
Inoltre, il valore della produzione dell’esercizio 2021, pari a 13.355.044 euro è superiore di 1.210.423 euro a quello del 2020.
Il patrimonio netto ammonta a 6.088.060 euro, con una diminuzione (circa il 10 per cento) di 681.348 euro rispetto al 2020.
La gestione caratteristica della cooperativa nel 2021 ha registrato un risultato negativo di 562.253 euro.
Riassumendo i principali eventi del 2021, Welldone Cils Social food, inaugurato il 14 Dicembre 2019, ha registrato un risultato di sostanziale pareggio rispetto alla perdita del precedente esercizio e malgrado la chiusura nei primi mesi dell’anno a causa delle norme anti pandemia, dimostrando come la sfida di proporre un nuovo modo di fare ristorazione dove normodotati e persone con disabilità lavorano fianco a fianco, ognuno con le sue capacità, sia vincente.
Per quanto riguarda “Il rifugio di via Boscone – Una risposta al dopo di noi”, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di sospendere per il momento qualunque decisione sulla sua realizzazione, a causa delle difficoltà del reperimento delle risorse necessarie.
Inoltre, per cercare di risolvere le criticità illustrate negli anni scorsi, insieme al CONSCOOP, socio insieme alla CILS della CCC, sono state avviate trattative per l’affidamento della gestione del Cimitero di Tipano ad un nuovo partner con il temporaneo distacco di parte del personale assunto dalla cooperativa, in attesa di valutare, entro la fine dell’anno, la possibilità del subentro nella concessione.
In merito all’aspetto finanziario e agli investimenti, il bilancio chiuso al 31/12/2021 evidenzia un sufficiente assetto finanziario con un attivo circolante che,
comprensivo dei ratei e risconti attivi, risulta maggiore delle sommatorie dei debiti comprensivi di ratei e risconti passivi per un ammontare di circa 672.681 euro, in diminuzione rispetto all’esercizio precedente.
Anche le disponibilità liquide sono state sufficienti per tutto il corso dell’anno.
Nel corso del 2021 sono stati fatti investimenti per 282.135 euro.
I ricavi derivanti dalle attività lavorative hanno registrato un incremento rispetto al 2020, con il 6 per cento circa provenienti dai settori di tipo A e il 9 per cento dai settori di tipo B.
Parallelamente però i costi delle materie prime, sussidiarie e di consumo e merci, compresa la variazione delle rimanenze, hanno subito un aumento di circa il 22 per cento rispetto all’anno precedente, così come i costi per servizi, comprensivi quelli
per godimento beni di terzi ed altri oneri diversi di gestione, hanno registrato un aumento di circa il 12 per cento.
Al 31/12/2021, il capitale sociale ammonta a 8.340 euro suddiviso in 323 azioni del valore nominale di 25,82 euro ciascuna. Durante l’esercizio sono state sottoscritte e versate 2 azioni e rimesse 8 azioni.
In conclusione, alla luce dei risultati sopraindicati, a nome del Consiglio di Amministrazione, il presidente Galassi ha sottolineato che: “La cooperazione sociale ha bisogno di risposte concrete, di scelte politiche adeguate, coraggiose e coerenti, finalizzate a mettere al primo posto le persone più fragili e a favorire esperienze che privilegino il buon lavoro improntato alla tutela dei diritti, della salute, della sicurezza, alla stabilità dell’occupazione e alla valorizzazione di autonomie lavorative ridotte”.
I 48 anni di storia della cooperativa CILS rappresentano un patrimonio pubblico, che non appartiene solo ai soci ed ai lavoratori e che, ora più che mai, necessita di essere sostenuto per continuare a perseguire gli scopi sociali previsti nello statuto dai soci fondatori.
Come preannunciato alla precedente assemblea annuale, in chiusura, con grande commozione condivisa da tutti, Galassi ha ribadito: “Questa è stata la mia ultima assemblea da presidente della cooperativa. Lascio sicuro che il Consiglio di Amministrazione eletto l’anno scorso insieme alla nuova direttrice generale sono più che capaci di portare avanti la mission della cooperativa”.